I mille volti del Lazio lungo l’itinerario dal fiume Aniene alle montagne della Sabina

Il Lazio, oltre all’Eterna Roma, racchiude una ricchezza continua di luoghi incantati. Il primo a scoprirli fu l’imperatore Adriano, che fra il 118 e il 138 dopo Cristo fece costruire la sua magnifica villa nell’agro di Tivoli.

Molti secoli dopo, nel Cinquecento, è stato il cardinale Ippolito d’Este ad essere attratto dalla bellezza della natura affacciata sul corso del fiume Aniene, che sin dalla notte dei tempi è stato il tesoro di Tivoli.

Ancora nel Lazio, questa volta tra Umbria, Marche e Abruzzo, in queste vallate viveva l’antico popolo dei Sabini, ora celebrato a Rieti, affascinante borgo medievale, in una sequenza di musei e monumenti.

Sempre sulle stesse montagne è possibile vivere emozionati avventure sportive, o cercare la tranquillità in incantevoli rifugi religiosi dov’è ancora possibile scoprire il passaggio di San Francesco d’Assisi.

Verso Poggio Bustone, altro luogo sacro ai seguaci del “Fraticello”, si attraversa la fantastica Riserva naturale dei laghi reatini, paradiso per gli amanti di bird-watching.

In questo viaggio nel Lazio, l’ultima tappa è alle pendici del Parco Nazionale del Gran Sasso e de Monti della Laga, nella conca di Amatrice: è questa la patria storica degli spaghetti all’amatriciana, un grande classico della generosa cucina laziale.

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