Il Gallo Nero, vero imperatore del Chianti

Immergersi nel paesaggio verde del Chianti è come riscoprirsi su un percorso esclusivo e radicato che si snoda tra gli abbracci intensi e infiniti tra i nobili vigneti e gli sacri uliveti delle dolci colline.

Plasmate dalla cultura contadinana, le colline sono ancora in un’armonia intatta, con la semplicità delle chiese rurali, gli imponenti castelli e le antiche pietre di piccoli villaggi medievali. L’immagine iconica del Chianti conosciuta in tutto il mondo è quella delle infinite creste delle colline che celano meravigliose valli.

Insieme, formano un dipinto rinascimentale incorniciato da due gemme dell’arte, Siena e Firenze.

Durante il viaggio verso queste destinazioni storiche, è un susseguirsi di prati, foreste, che lasciano tutte un’impronta indelebile in ogni angolo della Toscana.

È un’immensa bellezza all’aria aperta che si trova anche nel significato del passato preservato nelle residenze storiche, ancora oasi di lusso, o nei centri benessere dove la filosofia delle terme è arricchita da raffinatezze quotidiane.

La grandezza delle valli del Chianti è anche racchiusa nel simbolismo del suo sigillo: il gallo nero. Dal 1348, come narra la leggenda medievale, fu l’emblema del drappo al centro della sfida tra i cavalieri di Siena e Firenze, per la conquista della fertile valle del Chianti.

Lo scontro, secondo la leggenda, non avvenne tra fazioni opposte in armi, ma tra due galli. Uno bianco per i distretti senesi, l’altro nero scelto dai fiorentini. Furono propri i cavalieri di Firenze a vincere la singolar tenzone, perché il loro gallo nero cantò per primo, e così l’avamposto della cavlleria, adornato dal giglio, occupò il territorio fin quasi sotto le mura di Siena.

Nelle strade del Chianti, le leggende come quella del gallo nero si intersecano molte volte ed è un piacere sentirle da coloro che le hanno ereditate fin da tempi immemorabili. Soprattutto ascoltarle, come se fossero una dolce ninnananna, al tramonto quando i pennelli della natura trasformano il cielo dal rosso al blu stellato.

Queste sono emozioni destinate a lasciare un’impronta nel cuore e nella mente di ogni testimone esclusivo dell’evento. Per poi essere risvegliati dai dolci rintocchi delle campane che segnavano le ore nelle giornate dei Papi e delle famiglie più illustri della Toscana. Qui, il tempo sembra essersi magicamente fermato in una terra amata e corteggiata da tutto il mondo.

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