Capri, il cofanetto delle trasgressioni
Capri è l’isola del mistero e delle trasgressioni. E’ emersa dagli abissi, per essere poi destinata a essere uno scenario incantevole di travolgenti passioni sbocciate, consumate e persino bruciate.
Capri è dalle sue origini l’essenza dell’esistenza, come solo una dea del mare sa essere in quel suo quotidiano mutar sembianze senza che nessuno le chieda di farlo, neanche se a insistere siano il sole, i fondali di un mare blu cobalto o le tre lingue di roccia simbolo dell’isola nel mondo.
Ogni mattina è una scoperta, ogni notte è diversa. Da sempre l’Isola si nutre di leggende e mondanità, e anche della sua bellezza naturale che è dappertutto, a cominciare dalla Grotta Azzurra, e nelle sue meravigliose dimore ancora oggi vissute da artisti, attori e stilisti.
Capri ha da sempre i suoi cerimonieri, ma anche delle vesti originali (i pantaloni corti sui polpacci, o le scarpe cucite a mano e abbellite da conchiglie e pietre) da indossare quando si consuma il rito mondano della Piazzetta.
E’ qui che la forza pagana di Capri si materializza tra aperitivi sontuosi e impareggiabili granite al limone, perché un’altra festa abbia inizio o, meglio ancora, mai debba aver fine.